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Viaggi e Coronavirus

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Ben trovato amico viaggiatore, oggi non ti parlo di nessuna meta da raggiungere ma di ciò che, al momento, sta scatenando una vera e propria psicosi collettiva, una isteria di massa che, a torto o a ragione, coinvolge trasversalmente tutti i ceti sociali, le fasce di età ed i generi sessuali provenienti da ogni nazione.

Mi sto riferendo all’ultima simil-influenza importata dalla Cina il COVID-19.

Patrizia ed io, come da nostra abitudine, siamo soliti programmare, in anticipo, un viaggio primaverile di breve durata in qualche località europea e così avevamo fatto lo scorso anno prima che venisse alla ribalta tutto ciò. Ed ora, come tutti, seguiamo lo sviluppo degli eventi correlati con particolare attenzione ai viaggi e coronavirus.

Origine e diffusione del COVID-19

Come ben sai, alla fine dello scorso anno, le autorità cinesi hanno informato il mondo della presenza di un focolaio di sindrome febbrile, associata a polmonite di origine sconosciuta nella ormai tristemente nota Wuhan, città di circa undici milioni di abitanti, che si trova nel sud della Cina a circa mille e cento chilometri da Pechino.

L’origine degli eventi legati al Covid-19 è stato il mercato del pesce e di animali vivi di Huanan nel centro della città, chiuso poi ad inizio gennaio 2020.

Si tratta di Coranavirus così chiamato per la sua caratteristica forma visibile al microscopio che causa infezioni negli esseri umani ed in alcune varietà di animali. Fondamentalmente sono molto diffusi in natura perché causano varie malattie di cui la più comune ed “innocua” è il raffreddore fino ad arrivare alle sindromi respiratorie acuta grave come la SARS. Ma questa tipologia è particolare.

Il virus trasmessosi dall’animale all’uomo, ancora per motivi sconosciuti, ha finito poi per propagarsi da uomo a uomo come una comunissima influenza attraverso le goccioline del respiro, gli starnuti della persona infetta o il contatto personale con bocca, naso, occhi e mani contaminate.

I soggetti a rischio di COVID-19

Questo virus può causare lievi sintomi simil-influenzali fino a malattie gravi e, naturalmente, le persone con condizioni croniche preesistenti come ipertensione, disturbi cardiovascolari, diabete, disturbi epatici e altre malattie respiratorie, sembrano essere più a rischio.

Purtroppo al momento non ci sono vaccini in grado di debellare questo virus per cui la prevenzione è il primo baluardo per difendersi.

Consigli per i viaggiatori

Il nostro Ministero della Salute ha raccomandato di non effettuare viaggi, se non per imprescindibili motivi, in Cina e non solo che comunque chiunque dovesse intraprendere un viaggio, deve attenersi scrupolosamente alle più elementari norme del buon senso.

Il Ministero ha redatto un decalogo di azioni da seguire e ha raccomandato altresì di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, almeno due settimane prima del viaggio, al fine di semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti.

viaggi e coronavirus: mani_con_il_sapone

I dieci punti del decalogo che tutti noi dovremmo seguire sono:

  1. Lavarsi spesso le mani
  2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
  3. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
  4. Coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce
  5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
  6. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
  7. Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate
  8. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
  9. Contattare il Numero Verde 1500 se si ha febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni
  10. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

Ascoltando i notiziari o leggendo i giornali, ormai, si dice tutto ed il contrario di tutto, generando sempre più confusione e paura nella popolazione.

Noi che amiamo viaggiare cosa dobbiamo fare?

Rinunciare ad ogni viaggio e tapparci in casa sperando che passi?

Continuare come se nulla fosse magari affidandoci alla fortuna e all’italica convinzione che: “tanto a me non succede”?

Difficile dare una risposta!

Certamente andare in giro, protetti da una mascherina, secondo le fonti ufficiali, non è necessario e non lo è nemmeno se devi prendere un aereo, a meno che non ti stia prendendo cura di persona sospetta di essere affetta dal virus o sia tu stesso ad esserne affetto al fine di contenere l’emissione di goccioline durante i colpi di tosse o starnuti.

viaggi e coronavirus: protezione medica

Dopo i casi che hanno colpito il Nord Italia, si è diffusa anche la psicosi del viaggiare!

Ma non è che evitando di viaggiare si diventa immuni anche se, aumentando le possibilità di contatto con più persone, aumenta anche l’eventuale rischio ma ciò non vale solo per il Coronavirus ma per tutta le malattie e non è limitato al solo viaggiare ma ad ogni occasione quotidiana dove si entra in contatto con molte persone.

Viaggi e Coronavirus: Che fare.

Una possibile soluzione è quella di temporeggiare a prenotare ed aspettare come si evolva la situazione sperando che, nell’imminenza del viaggio, si sia normalizzata o, se hai già prenotato, potresti prendere in considerazione una polizza assicurativa che copra anche questo tipo di rischio.

Purtroppo non tutte le compagnie assicurative stipulano polizze con la stessa copertura ed occorre verificare se la copertura sanitaria stipulata successivamente all’insorgere del caso COVID-19 sia contemplata e valutarne eventuali costi.

La copertura assicurativa di Europ Assistance

Da una ricerca effettuata, fra le assicurazioni confrontate, mi ha fatto una buona impressione la “Viaggi Nostop Vacanza” di Europ Assistance.

Sperimentando un’ipotesi di preventivo online per due persone, in una capitale europea, per un periodo di 5 giorni, l’esito è stato più che soddisfacente.

Cliccando questo indirizzo avrai la possibilità di effettuare il tuo preventivo.

Se, invece, vuoi ricevere tutte le informazioni relative al coronavirus, in qualità di assicurato, in caso di contagio, clicca su questo indirizzo

Considerazioni

Spero di esserti stato utile. Penso che, al di là del rischio in questione, sia sempre utile sottoscrivere un’assicurazione di viaggio (non si sa mai) ed informarsi sul servizio sanitario vigente nel paese di destinazione del viaggio.

In questo periodo non dobbiamo cedere al panico collettivo, spesso creato dai media, nella considerazione che, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, la comunissima influenza stagionale, soltanto in Italia, provoca ogni anno dai 300 ai 400 morti, di cui almeno 200 per polmonite virale primaria a cui, secondo le stime, vanno aggiunti fra i 4 mila ed i 10 mila morti “indiretti” dovuti a complicanze polmonari o cardiovascolari, legate all’influenza.

Illuminante, a questo proposito, è la lettura di questo articolo.

Purtroppo la disinformazione e l’ignoranza sono diffuse ma spero che tu con il mio contributo su viaggi e coronavirus ne sappia di più per potere affrontare la tua scelta tra partire o restare a casa ma con una maggiore consapevolezza, senza lasciarti travolgere dal panico collettivo.

Ognuno di noi quando parte lo fa per motivazioni diverse ed in tal senso ti invito a leggere l’articolo di Patrizia sul perchè viaggiare ed in questo periodo occorre cercare di essere prudenti ma non così disfattisti in quanto sicuramente questa fase avrà termine e tutti potremo riprendere a realizzare i nostri progetti di viaggio.

Mi farebbe piacere sapere quali siano le tue riflessioni in merito pertanto ti invito a commentare questo articolo “Viaggi e Coranavirus” ed a condividerlo nei tuoi social.

A presto.

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