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Dolomiti Lucane

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Castelmezzano e Pietrapertosa

Eccomi qui, dopo un po’ di tempo, a riprendere a scrivere!

Purtroppo viviamo tempi difficili tra covid e guerra ma dobbiamo guardare avanti e sperare di riprendere a viaggiare, cominciando magari da mete non troppo lontane prima di allargare le nostre vedute.

Voglio farti scoprire una realtà paesaggistica italiana che, secondo me, non è molto pubblicizzata e che si trova nel cuore della Basilicata, le “Dolomiti Lucane” ed in particolare due borghi: Castelmezzano e Pietrapertosa ma anche una particolare esperienza vissuta.

Tutti noi quando sentiamo parlare di “Dolomiti” subito corriamo con il pensiero alle magnifiche montagne del Trentin-Veneto.

Ma se ancora non lo sapevi, è bene che tu sappia dell’esistenza delle Dolomiti Lucane, spettacolari anch’esse per bellezza, parte dell’Appennino Lucano e, in particolare, del Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, rappresentanti la parte del Parco che arriva fino a Potenza.

Le Dolomiti Lucane sono formate da cime che arrivano fino a circa 1100 metri e, per l’azione degli agenti atmosferici, alcune di esse, in milioni di anni, hanno assunto l’aspetto di guglie e di sagome, suggerendo associazioni ad immagini fantasiose come l’aquila reale, l’incudine, la civetta, la grande madre.

Sagome Dolomiti Lucane

E proprio a ridosso delle Dolomiti Lucane, vi sono i due borghi che ti voglio fare scoprire: Castelmezzano e Pietrapertosa.

Essi sono incastonati su cime opposte di questo paesaggio incredibile e fanno parte entrambi dei “Borghi più belli d’Italia”.

Castelmezzano

Castelmezzano, in provincia di Potenza, è il borgo dove con Alberto abbiamo deciso di soggiornare nei tre giorni dedicati alla scoperta della zona delle Dolomiti Lucane.

Diversamente dalla nostra consuetudine di utilizzare, per trovare un alloggio, la piattaforma di Airbnb, questa volta abbiamo alloggiato presso l’Azienda Agroturistica “Grotta dell’Eremita”, un piacevole complesso rustico con cucina tradizionale a 5 km dal borgo di Castelmezzano e che mi permetto di consigliarti se volessi anche tu venire in questa “perla” della Basilicata.

Grotta dell'Eremita
Alloggi Grotta dell'Eremita

Sei pronto ad esplorare con me Castelmezzano?

Questo borgo ha come sfondo le fiabesche sagome delle Dolomiti Lucane e, come molti dicono, soprattutto in inverno, come Pietrapertosa, sembra un piccolo presepe.

Il nome di Castelmezzano deriva da un piccolo borgo “Castrum Medianum” cioè “Castello di Mezzo” costruito, nei tempi passati, da un insediamento di Normanni tra il Comune di Pietrapertosa e di Brindisi Montagna.

È uno dei tesori belli della Basilicata anche grazie alla sua struttura che è fonte di ammirazione dei turisti, in quanto ben sposa l’urbanizzazione con la geologia del paesaggio in cui è incastonato, regalando a tutti noi angoli suggestivi da fotografare mentre si passeggia per il centro storico.

Il borgo di Castelmezzano, con le sue case dai tetti in pietra arenaria, si sviluppa in salita con scale scavate nella roccia nel pieno rispetto dell’ambiente.

Scalinate Castelmezzano

Una vera “chicca” delle Dolomiti Lucane!

Nella Piazza Caiazzo, cuore del centro storico, domina la Chiesa Madre di S. Maria dell’Olmo con la maestosa facciata in stile romanico.

Degni di nota sono anche il Palazzo Ducale appartenente ai De Lerma, ultimi Signori di Castelmezzano, ed il Palazzo Coiro.

Seguendo la strada principale, si arriva ai ruderi del Castello, di cui sono visibili oggi solo parte del muro di cinta, una cisterna per la raccolta delle acque ed una scalinata che portava, forse, ad un posto di vedetta.

Ma è proprio da qui che potrai vedere con i tuoi occhi ciò che ha reso questo borgo delle Dolomiti Lucane, di circa 800 abitanti, un vero centro di attrazione turistica: “il volo dell’angelo” che ti descriverò in seguito.

Ma Castelmezzano, come la sua anima gemella Pietrapertosa, offre molte opportunità agli amanti della natura ed agli sportivi: escursioni, orienteering, percorsi su ponti tibetani, ferrate sulle pareti rocciose e tanto altro.

Noi non ci siamo avventurati in queste peripezie perché tre giorni non sarebbero stati sufficienti per il nostro tour, anche perché avevamo un obiettivo, da realizzare sempre in zona, altrettanto adrenalinico che ti svelerò successivamente se continuerai a seguirmi fino all’ultima tappa delle Dolomiti Lucane.

Se ti vuoi solo godere la pace di questi luoghi e rilassarti al cospetto di così tanta bella natura, evitando forti emozioni, non potrai esimerti dal gustare i deliziosi piatti della cucina locale come icavatelli con mollica di pane”, i “cutturiddi”, le “patate raganate”, i “cardi con le uova”, la “pizzati”, i “peperoni cruschi” ed altro.

peperoni cruschi
Cavatelli con mollica

Sappi anche che questi due borghi delle Dolomiti Lucane sono stati scelti per le loro potenzialità come sedi di film, di fiction televisive e di spot pubblicitari.

Ti voglio ricordare, perché l’ho visto con Alberto e ci siamo molto divertiti, il film “Un paese quasi perfetto” con Silvio Orlando e Carlo Buccirosso che si svolgeva a “Pietramezzana”, nome di fantasia. Questo paese rischiava, a causa dello spopolamento per la chiusura della miniera e della conseguente crisi economica, di scomparire ed invece, grazie alla trovata geniale di un cavo che permetteva i collegamenti tra i due piccoli centri divisi dalla vallata, si riportò sviluppo al paese.

Il “Volo dell’Angelo” ha avuto proprio questo successo anche per i due borghi della Basilicata.

Volo dell’Angelo e Vie ferrate

I due borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa sono separati da una profonda vallata che, ammirata dall’alto, permette la visione di uno spettacolo della natura da mozzafiato sulle Dolomiti Lucane.

Questi borghi, poco apprezzati un tempo, da circa 15 anni, appunto, si sono trasformati in grandi attrattori per turisti e sportivi grazie al “Volo dell’Angelo” ed alle “Vie Ferrate” che hanno consentito nuove possibilità di incremento economico, con il moltiplicarsi di alberghi, di B&B e altri servizi.

Volo dell’Angelo

Sicuramente il Volo dell’Angelo, unico in Italia, per la grande emozione adrenalinica che ti fa vivere, ha costituito una grande svolta dal 2007, data di inaugurazione, per questi due borghi.

Se sei in cerca di forti emozioni, devi assolutamente provarlo!

Tutto ciò che vivrai sarà sempre in totale sicurezza, di breve durata ma “indimenticabile”!

Imbragato, da solo o in coppia, in posizione orizzontale a pancia in giù, volerai come un falco per la forza di gravità, lungo la vallata, sfidando vento e montagne, agganciato ad un cavo d’acciaio, sospeso nel vuoto tra le rocce delle Dolomiti Lucane, per un “lunghissimo ed intenso minuto e mezzo”, alla velocità di 120/110 km circa, a seconda se parti da Castelmezzano o da Pietrapertosa perché vi sono due linee con dislivelli diversi 130/118 metri.

Volo dell'Angelo

Se parti dalla linea “Peschiere” di Castelmezzano partirai da quota 1019 metri per arrivare a 888 metri all’altro borgo su una distanza di 1452 metri. Viceversa da Pietrapertosa la linea si chiama “San Martino” si parte da quota 1020 e si arriva a 859 metri, dopo avere percorso 1415 metri.

Non ti resta che provare!

Noi abbiamo avuto modo, dalla zona dei ruderi del Castello di Castelmezzano, di vedere sfrecciare, lungo il cavo d’acciaio, i coraggiosi che si erano lanciati con il Volo dell’Angelo ….. da brividi!

Chi urlava a squarciagola per l’adrenalina, chi in totale silenzio …. ognuno reagiva in modo diverso.

Nell’aria l’eco del sibilo degli agganci sul cavo d’acciaio a cui è attaccata l’imbragatura che avvolge i temerari.

Chissà che si prova a guardare a testa in giù il panorama che ti scorre sotto!

Ricordati che è un’esperienza che potrai provare da maggio a novembre, se il meteo lo consente ma per maggiori informazioni visita il sito.

Le Vie Ferrate

Se, caro lettore, ami altri generi di avventura, a contatto più stretto con la natura, sicuramente le Ferrate che troverai tra questi due borghi ti regaleranno le emozioni che cerchi.

Vi sono due percorsi che ti permetteranno di godere di scorci diversamente non raggiungibili e scoprire le Dolomiti Lucane da un punto di vista diverso.

Sono classificati come EEA, poco difficili, ma articolati tra camminamenti, passaggi verticali e tratti esposti.

L’attrezzatura è obbligatoria e indispensabile per cui se non ne sei fornito, in quanto appassionato, di una tua personale, potrai sempre noleggiarla in zona.

Ferrata Salemm

Dal versante di Castelmezzano la Ferrata “Salemm” è di circa 1730 metri con un dislivello di circa 249 metri ed inizia con un sentiero di avvicinamento che parte dal “ponte romano”, di circa 739 metri con dislivello di circa 34 metri, percorribile in 45 minuti più o meno fin dove inizia la parete attrezzata. Questa è lunga 992 metri con dislivello di circa 215 metri e dovresti impiegare quasi due ore.

Un “Ponte Nepalese” collega le due Ferrate, lungo 72 metri, e lo si percorre agganciandosi al cavo con il kit da ferrata in totale sicurezza.

Ferrata Marcirosa

Se parti da Pietrapertosa, la Ferrata “Marcirosa” ha una lunghezza di 1778 metri con dislivello di 331 metri e ci si arriva sempre partendo dal “ponte romano”, punto di partenza per entrambe, seguendo un sentiero per circa 30 minuti fino ad arrivare alla parete attrezzata della Ferrata, lunga circa 862 metri con un dislivello di circa 276 metri.

Lungo questa ferrata attraverserai due ponti tibetani e, in circa due ore e mezza, arriverai al sentiero finale conclusivo.

A collegare i due magnifici borghi delle Dolomiti Lucane non ci sono solo il Volo dell’Angelo e le Vie Ferrate, adatte a turisti più atletici e spericolati, ma vi è anche un percorso adatto a tutti, grandi e bambini, che lascia “stupefatti”: il “Percorso delle sette pietre”.

Percorso delle sette pietre

Percorso delle sette pietre

Questo particolare percorso delle Dolomiti Lucane che ti voglio descrivere è un sentiero rurale “incantato” che collega Castelmezzano a Pietrapertosa. Lo potrai attraversare piacevolmente, anche se avessi famiglia a seguito, perché ti sembrerà di vivere in una fiaba e se ci fossero bambini ne sarebbero entusiasti.

A noi è piaciuto molto e te lo consiglio!

La strada è con pietre per cui, se vieni con bambini, non portare passeggini.

Destini del Percorso delle sette pietre

Il “Percorso delle sette pietre” è lungo circa 2 km in discesa fino alla Valle del torrente Caperrino per, poi, risalire fino a Pietrapertosa. La durata della percorrenza è sempre soggettiva, se vai spedito da solo è di circa un’ora ma se sei, come me, amante dei dettagli da ricercare e, soprattutto, con bambini, percorrilo con grande calma, soffermandoti ad ognuna delle sette tappe che incrocerai sul cammino.

Grotta del Percorso delle sette pietre

L’itinerario è tratto dal testo “Vito ballava con le streghe” dello scrittore Mimmo Sammartino che si è ispirato a racconti popolari tramandati nel tempo in queste zone delle Dolomiti Lucane.

Il percorso è un vero Progetto che permette, a chi lo segue, di godere non solo del paesaggio particolare che lo caratterizza ma di godere degli effetti dovuti ad installazioni acustiche che avvertirai, appena lo intraprendi, che ti trasportano in una ”atmosfera magica”.

È una passeggiata letteraria con forme visive, sonore ed evocative, alla ricerca di scritte su pietre per ognuna delle sette tappe che indicano le “parole chiavi” della narrazione.

Ballo del Percorso delle sette Pietre
Volo del Percorso delle sette Pietre

Ogni tappa ha un proprio spazio evocatore con simboli che lo rappresentano e lasciarsi travolgere da questi effetti è “magico”.

Ora mi comprendi se ti consiglio di scoprire le Dolomiti Lucane con i suoi gioielli!

Sarà la tappa centrale del Percorso delle sette pietre “l’Antro delle Streghe”, le cosiddette “masciare”, che ti svelerà la trama del racconto.

Antro delle Streghe del Percorso delle sette Pietre

Non voglio anticiparti troppo, ma ti confermo solo che ne vale la pena e, tra balli, sogni, porzioni magiche, voli, amore, arriverai a Pietrapertosa.

Pietrapertosa

Pietrapertosa è l’altro gioiello delle Dolomiti Lucane!

Non si può non visitarlo, prima o dopo Castelmezzano, perché si completano e, pur avendo delle caratteristiche comuni, ha delle peculiarità che lo rendono un borgo altrettanto “speciale”.

Centro storico di Pietrapertosa

D’altra parte i due borghi sono legati da tutte le attrazioni sportive ed escursionistiche che consentono il passaggio dall’uno all’altro: il Volo dell’Angelo, le Vie Ferrate ed il Percorso delle sette Pietre.

Pietrapertosa è il borgo più alto della Basilicata, sito a 1088 metri di altitudine, in provincia di Potenza e con circa 1000 abitanti.

Come Castelmezzano è un borgo abbracciato dalle Dolomiti Lucane che offrono al visitatore un paesaggio affascinante da scoprire.

Deve il suo nome “Pietrapertosa” dalla antica “Pietra perciata” cioè “Pietra forata” per la presenza di una rupe interamente forata.

Pietrapertosa conserva il suo aspetto medioevale, soprattutto nella parte più addentrata, man mano che sali verso il castello.

Devi sapere, infatti, che ciò che ti colpisce è vedere come l’aspetto geologico delle rocce sia diventato parte integrante dell’abitato per cui, nella parte più antica, parte delle case che incontrerai sono scolpite nelle montagne.

Veramente molto suggestivo!

La visita di quest’altro borgo delle Dolomiti Lucane si articola in un’unica strada principale, affiancata da stradine e vicoli.

Salendo lungo Via Garibaldi, incontrerai alcuni palazzi signorili con portali in pietra decorati e potrai vedere, in Piazza Plebiscito, un’antica Meridiana tracciata su un edificio scolastico.

Potrai trovare meritevoli di una visita, edifici storici che custodiscono preziose opere d’arte, come il Convento di San Francesco del 1474 e la Chiesa di San Giacomo Maggiore del 1400.

Tuttavia, quella che è la parte più antica e più caratteristica è la zona detta “Arabata”, alle pendici del Castello, ed è qui che si insediò il primo centro abitato dagli Arabi, guidati dal Re Bomar, nel 838.

Arabata di Pietrapertosa

Le prime abitazioni furono costruite proprio nelle rocce, simili a fortezze, senza finestre ma con un foro nel tetto che fungeva da lucernario e camino.

Oggi, a parte qualche rudere, l’Arabata conserva ancora quella atmosfera che la rende “speciale”.

La scalinata che conduce al Castello, anche se ti lascerà con il fiatone, vale assolutamente la faticata per il panorama spettacolare sulle Dolomiti Lucane che potrai godere da lassù, tra le guglie che ti circondano.

Il Castello è il punto più alto della Valle del Basento e, per questo, ha sempre rivestito una funzione militare di avvistamento dei nemici.

Castello di Pietrapertosa

Dopo essere stato utilizzato dai Saraceni, è divenuto una roccaforte Normanna-Sveva. In seguito fu abbandonato e ridotto a rudere ma, di recente, è stato in parte restaurato permettendo la scoperta, attraverso scavi, di reperti archeologici interessanti.

Ora sei pronto per la discesa?

Anche qui, come per Castelmezzano, prima di completare la tua visita in questo Borgo delle Dolomiti Lucane, devi poterne gustare le prelibatezze della cucina tradizionale, come abbiamo fatto anche noi.

Di trattorie ne troverai tante, lascio a te la scelta!

Tra i piatti tipici vi sono: la rafanata, particolare frittata con rafano e formaggio, i maccheroni con la mollica di pane e noci, i ravioli di ricotta con sugo di funghi cardoncelli e tanti altri che trovi descritti anche per Castelmezzano.

Ponte alla Luna

Alberto ed io, avendo poco tempo per scoprire questi due borghi della Dolomiti Lucane e, dovendo scegliere tra le opportunità di avventure adrenaliniche che offriva la zona, la cui scelta era molto vasta, come hai potuto leggere, abbiamo optato per l’ebbrezza di uno speciale Ponte Tibetano che si trovava a Sasso di Castalda il “Ponte alla Luna”.

Indicazione Ponte alla Luna

Già solo il nome lo rendeva affascinante!

Quindi, visto che la distanza da Castelmezzano, dove alloggiavamo, a Sasso di Castalda era di circa 60 km, nell’ultimo dei nostri giorni dedicati a visitare le Dolomiti Lucane, siamo partiti per questa avventura.

Il Ponte alla Luna, costruito ad aprile del 2017, è uno dei più lunghi e più alti al mondo: lungo 300 metri ed alto 120 metri dal suolo.

Il suo nome fu ispirato ad una famiglia, nativa di questa località poco conosciuta, Sasso di Castalda, che, emigrata in America, diede i natali ad un certo Rocco Petrone. Questi partecipò, lavorando alla Nasa, alle operazioni per Apollo 11 quando lasciò la terra alla conquista della luna.

Ecco perché il paese volle ricordare con il nome a questo ponte l’evento che lo fece arrivare sulle cronache del tempo.

Infatti, quando ti troverai, come noi, così in alto, ti sembrerà quasi di raggiungere il cielo.

Altezza del Ponte alla Luna

È una esperienza “indimenticabile” che si svolge in sicurezza con imbragatura e casco.

Chiaramente spero tu non soffra di vertigini!

Anche per questo, prima di arrivare al Ponte alla Luna, percorrerai un ponte nepalese che lo precede lungo 95 metri e alto 70 metri dal suolo.

Se superi questo ponte, senza particolari difficoltà, sei pronto per affrontare lo step successivo più adrenalinico.

Fra poco il paesaggio delle Dolomiti Lucane non avrà più segreti per te!

Noi siamo andati spediti e sereni con il primo ponte e, successivamente, dopo circa 15 minuti di percorrenza di un sentiero, siamo giunti all’esperienza tanto attesa.

Il “fatidico” “Ponte alla Luna”, sospeso nel vuoto, è aggrappato alle rocce delle “mitiche” Dolomiti Lucane offrendoti uno spettacolo da lasciarti senza fiato.

Se, poi, mentre ne percorri la passerella, asse dopo asse, hai la possibilità di scattare foto, nonostante il tuo equilibrio precario, conserverai un ricordo da brividi.

Alberto ci è riuscito, io preferivo osservare dove mettevo i piedi ed ogni tanto sbirciavo il panorama.

Foto nostra sul Ponte alla Luna

La durata del percorso dei due ponti è di circa 2 – 3 ore, dipende se c’è molta affluenza sul ponte o se lo percorri molto molto lentamente.

Quando arriverai alla fine del ponte, troverai una Skywalk in vetro sospesa ed un belvedere attrezzato.

Skywalk del Ponte alla Luna

Da quel punto si ritorna attraverso un sentiero fino al paese per rientrare.

Per tutte le informazioni, visita il sito.

Spero che le Dolomiti Lucane ti abbiano incuriosito abbastanza da includere, in un tuo prossimo weekend, questa zona della Basilicata, così ricca di sfaccettature.

A presto!

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