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Cosa vedere a Delft

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Delft da scoprire

Quando si parla o si pianifica un viaggio in Olanda, di solito, si pensa sempre alle tre maggiori città più conosciute: Amsterdam, Rotterdam e L’Aia. Si dimentica che esistono anche realtà che, seppur piccole, spesso anche sconosciute ai più, possono riservare sorprese che mai ti aspetteresti. Oggi, amico viaggiatore, voglio parlarti di una di queste piccole sorprese. Ti voglio portare alla scoperta di Delft, una città poco distante da L’Aia, nota soprattutto per la ceramica e per essere la patria di uno dei più grandi artisti olandesi: Jan Vermeer. Continua a seguirmi e scoprirai cosa fare e cosa vedere a Delft.

Le origini risalgono intorno al 1100 quando fu scavato il vecchio canale l’Oude Delft dal quale la città prende il nome e, circa un secolo dopo, furono riconosciuti a Delft i privilegi cittadini; fu inoltre esteso il sistema dei canali, dotandola di uno sbocco al mare che fece sì che la città iniziasse ad ingrandirsi ed a prosperare.

Più volte distrutta nel 1536, a causa di un incendio, e nel 1654 a seguito dell’esplosione della polveriera in gran parte, la città seppe risorgere e conquistarsi il suo posto grazie anche ai grandi mercanti che, insediandosi, costruirono delle belle dimore ed alla Compagnia delle Indie Orientali che qui aprì una sede.

Delft è una piccola città che si visita in poco tempo, direi che due giorni sono sufficienti per coglierne ogni sfumatura. Noi l’abbiamo visitata mentre eravamo ancora di base a Rotterdam, per cui ti consiglio di raggiungere i due principali scali aerei nelle vicinanze, se utilizzi questo mezzo, e da lì, grazie anche ai frequenti collegamenti, raggiungere la città.

La nostra visita, così come la tua, inizia dal Markt, la grande piazza dove un tempo si svolgeva un mercato e dove, tuttora, se hai la fortuna di andare di mercoledì o sabato, viene ancora svolto il mercato agricolo e alimentare.

Piazza Markt

Questa piazza è davvero grande, una delle più grandi d’Europa ed anche una delle più belle dell’Olanda. Noi l’abbiamo vista di mattina, molto presto, per cui era praticamente deserta ma considera che la città comincia ad animarsi dalle 9 in poi. La piazza è un colpo d’occhio notevole, costruita intorno al 1200, in origine non era solo il luogo dove si svolgeva il mercato ma anche dove si giustiziavano i condannati. Alle due estremità della piazza sono situati il municipio e la Nieuwe Kerk mentre, quasi al centro, potrai vedere la statua dedicata a Hugo de Groot, giurista, teologo e filosofo nato a Delft nel 1583.

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La Piazza del Mercato o Markt

Il Waag

Fra i primi diritti ottenuti dalla città, ci fu la possibilità di avere una pesa pubblica. L’edificio adibito a ciò è il Waag ed era collocato, solitamente, nella piazza del mercato “il Markt” o nelle sue vicinanze. Come già saprai, se hai letto i miei articoli precedenti, la sua funzione era quella di pesare e, naturalmente, amministrare i vari beni, prodotti e commerciati, fornendo anche una certificazione ufficiale principalmente proprio relativa al peso. Inoltre qui venivano risolte le controversie mercantili.

Pensa che il primo edificio, destinato alla pesa “Waag”, costruito è stato nel 1614 ed al primo piano aveva sede la sala del peso dell’oro e dell’argento. La cosa più incredibile è che la “Casa del peso” ha mantenuto attivamente questa funzione fino al 1960. Poi è stato adibito ad edificio monumentale ed oggi, a parer mio tristemente, ospita una delle caffetterie più frequentate della città.

Il Municipio o Stadhuis

Costruito in stile rinascimentale nel 1620 intorno alla torre trecentesca del primitivo palazzo municipale, ad opera dell’architetto Hendrick de Keyser, ha una monumentale facciata in arenaria e ha rappresentato, per secoli, il cuore politico della città. Qui si sposò Vermeer con Catharine Bolnes; all’interno è possibile visitare alcune sale decorate in modo raffinato dalla Camera del Consiglio alla Galleria Orange.

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lo Stadhuis

La Nieuwe Kerk – la Chiesa Nuova

La Cattedrale di Delft ha appena sei secoli, costruita tra il 1396 ed il 1496, ma sicuramente è più “recente” rispetto alla Chiesa Vecchia ed è costruita in stile gotico. È magnifico osservarla dall’esterno e lo è ancora di più visitare l’interno. Qui dal 1584 vengono seppelliti i reali d’Olanda e tutti i principi e principesse della casa d’Orange, a cominciare da Guglielmo I d’Orange, considerato come il padre dei Paesi Bassi uniti, che la liberò dal giogo spagnolo. Il suo mausoleo, costruito tra il 1614 ed il 1621, è un capolavoro della scultura barocca olandese ed è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Semplicemente magnifico!

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la Nieuwe Kerk

Parte integrante della cattedrale è la sua altissima torre campanaria, sempre in stile gotico, che ha al suo interno un carillon seicentesco. Pensa che ha un’altezza di 109 metri ed è la seconda più alta dell’Olanda, dopo quella di Utrecht. Se non soffri di vertigini e hai buone gambe, ti suggerisco di salire in cima. Certo, dovrai farti 376 scalini, di cui buona parte molto ripidi ma vuoi mettere osservare il panorama della città da 85 metri? Inoltre, se hai la fortuna di avere una giornata tersa, potrai anche riuscire a vedere L’Aia e Rotterdam da lontano.

Quello che ci ha maggiormente colpito è stata l’assenza di qualsiasi tipo di protezione una volta in cima. Chi avesse intenzioni suicida o fosse spinto, non avrebbe scampo. Tutto ciò è sicuramente ottimo da un punto di vista fotografico ma la sicurezza e la responsabilità sono totalmente demandate ai visitatori.

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Noi sulla Torre

Osservando il panorama dall’alto, vedrai che poco distante dalla piazza sottostante si trova la

Oude Kerk – la Chiesa Vecchia

Chiamata anche Cattedrale di Cristo, è stata costruita intorno al 1250 e ristrutturata in stile gotico circa duecento anni dopo. Ha un aspetto un po’ austero ma qui, fra le altre, sono conservate le spoglie di Jan Vermeer. Due sono le particolarità di questa chiesa: le bellissime 27 vetrate colorate che raccontano passi biblici e fungevano da opere didascaliche per avvicinare i fedeli alle storie ed agli insegnamenti raccolti nella Bibbia e la torre, alta 75 metri, con le quattro torrette angolari attorno al tetto piramidale leggermente inclinata sul lato destro.

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l'Oude Kerk

Devi sapere che quando fu costruita la chiesa, la base del terreno lungo il canale non era così solida da poterla sostenere e la struttura cominciò già ad inclinarsi durante i lavori di costruzione. Per tale motivo, fu necessario inclinare la parte superiore della struttura. Così oggi scattando una foto, quando ti accorgerai dell’inclinazione della torre, saprai che non è un difetto della foto od un’errata inquadratura :D.

Ritornando verso il Markt, dirigiti verso la Nieuwe Kerk e la casa in cui visse Vermeer, vedrai una delle opere di strada che maggiormente incuriosiscono i turisti. Una enorme scultura raffigurante il Cuore Blu di Delft che richiama le bellissime ceramiche blu, costruita dall’artista Marcel Smink che richiama la struttura in vetro dell’Università Tecnologica e, la sera quando si illumina, assume un aspetto quasi magico.

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Il Cuore di Delft

Prenditi del tempo per fare il perimetro della piazza! Ai suoi lati è tutto un susseguirsi di negozietti di souvenir, di ceramica e ristorantini. Le maioliche bianche e blu sono ovunque, quasi ossessive, non soltanto nei negozi ma anche nelle pareti di alcuni edifici o in colonne lungo zone principali. Per certi versi, ricordano molto le azulejos portoghesi anche se le loro storia è diversa. Se vuoi saperne di più, puoi leggere l’articolo scritto da Patrizia sulle ceramiche di Delft.

Per addentrarti in ciò che la città ha rappresentato per Vermeer visita il

Vermeer Centrum Delft 

Se pensi di visitare un vero e proprio museo sei fuori strada! il Vermeer Centrum Delft è interessante perché in un’ora e mezzo di visita potrai fare un percorso di avvicinamento alla sua storia, alla sua pittura ed alle sue opere. Naturalmente qui non ci sono gli originali, essi sono distribuiti tra i musei di Amsterdam e del L’Aia, ma potrai ammirare le 37 copie dei suoi quadri in formato originale. È interessante anche la sezione dedicata alle diverse tecniche adottate dall’artista per “catturare” la luce nonché ai dettagli ed ai simboli nascosti nelle sue opere ed il rapporto che egli aveva con la città.

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Il Vermeer Centrum Delft

Grazie a questo legame così indissolubile ancora oggi che, in giro per la città, sono sparsi dei “cubi” che ti aiuteranno ad individuare i luoghi così cari a Vermeer. Se non vuoi perdertene nessuno puoi acquistare, presso il Centrum, il “Vermeer cube walk”.

Usa la guida per la scoperta dei luoghi preferiti dall’artista ed anche per andare alla scoperta dei luoghi più caratteristici, dei canali che si diramano per questa città.

Due sono i canali principali, paralleli, che attraversano Delft. L’Oude Delft, il più antico, attorno al quale sono stati costruiti a raggiera gli altri che corre, da nord a sud, dove gli edifici storici lo fiancheggiano facendo da sfondo a tante foto e passeggiate, in totale relax, per godersi il panorama.

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I canali ed io

Intorno ci sono altre strade come Voorstraat, Hippolutusbuurt, Wiknhaven, Koornmarkt dove ti consiglio di camminare con gli occhi rivolti verso l’alto per goderti la visione dei palazzi dal grande vissuto storico. Sempre nelle vicinanze, potrai visitare il Beghinaggio e vedere la torre ed una “chiesa nascosta” in stile barocco del 1743 dove i cattolici si riunivano per celebrare le loro funzioni durante le persecuzioni religiose.

L’altro canale principale è il Koornmarkt mentre l’Oosteinde è uno dei canali più suggestivi ed altamente fotografato.

Decisamente Delft ha un centro storico incantevole e concentrato e, pertanto, sembra una piccola bomboniera.

Ti suggerisco, anche, di visitare, qualora ne avessi il tempo, il museo di

Het Prinsenhof

Costruito intorno al 1400, in origine era un monastero femminile dedicato a Sant’Agata. Oggi ospita il museo municipale con collezioni di dipinti olandesi del “secolo d’oro“.  Il motivo per cui risulta una delle attrazioni più famose della città è dovuto al fatto che sia stata la residenza di Guglielmo I d’Orange, il fondatore dei Paesi Bassi uniti. In questa sede fu ucciso nel 1584 e fu la residenza dei principi d’Orange fino a quando non fu trasferito il governo a L’Aia. Resta comunque uno degli angoli più attraenti della città. Nel museo inoltre viene ricordata la cosiddetta guerra degli ottant’anni con la Spagna.

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il Museo Het Prinsenhof

Continuando la tua passeggiata cerca con il navigatore la Vlamingstraat all’altezza dei civici 40-42. Qui sarai nel punto in cui Vermeer immortalò tra il 1657 ed il 1658 la sua celebre “Het Straatje” la “Stradina di Delft”. Questa scoperta, relativamente recente, si deve al professore Frans Grijzenhout docente di storia dell’arte all’Università di Amsterdam che, dopo una lunga ricerca documentata, è riuscito ad individuare la strada della casa della zia di Jan Vermeer.

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La Stradina di Vermeer

Se sei nei pressi dell’Oosteinde, il canale più fotografato in assoluto, dirigiti verso la parte orientale della città dove confluiscono tutti i canali e potrai ammirare la porta di Oostpoort, l’unica porta delle mura cittadine del 1400 rimasta intatta a Delft.

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Oostpoort

Sempre passeggiando tra i canali, non perderti il Koornmarkt dal quale prende il nome l’omonima strada dove si svolgeva l’antico mercato dei cereali. Potrai ammirare tanti monumenti nazionali tra cui la sinagoga e rilassarti con un giro in battello per osservare la città da un’altra prospettiva.

Se avessi altro tempo, ti consiglierei di visitare la

TU Delft (Technische Universiteit)

L’incredibile campus universitario dedicato alla ricerca tecnologica. Pensa che è la più antica università pubblica del Paese in ambito scientifico e tecnologico con ben 8 facoltà e svariati corsi che spaziano dalle scienze, all’architettura, all’ingegneria. Ha 170 anni di storia e lo trovi poco distante dalla Royal Delft. È una struttura architettonica moderna e, passeggiando tra gli ampi spazi verdi, canali e piste ciclabili, ne ammirerai altre dalle forme diverse ma tutte accomunate dalla ricerca della bellezza estetica unita alla funzionalità.

Una cosa invece che non devi assolutamente perderti è il

Voor de Kunst

Il più piccolo museo al mondo. È ubicato all’interno di una cabina telefonica! Hai letto bene! Una vecchia cabina telefonica trasformata in spazio espositivo ospitante un’opera d’arte contemporanea di artisti locali che mensilmente si alternano. Regala ai passanti ed ai turisti la possibilità di godere di qualcosa di bello, sicuramente in un luogo inaspettato che, molto probabilmente, sarebbe stato dimenticato nel tempo. La trovi su Via Oude Delft 140, proprio di fronte al Cafè Uit de Kunst, una caffetteria diventata una vera istituzione in città.

Cafè Uit de Kunst

La particolarità di questa caffetteria fondamentalmente risiede nell’arredamento, in stile parigino, con i tavolini in legno, panche e stampe in “Art Déco” e un ampio cortile sul retro con arredi vintage, piante e gabbia di pappagalli inclusa dove poter gustare al meglio la rinomata torta di mele con crema fatta in casa od un tea alla menta e, presso lo shop della caffetteria, acquistare i suoi prodotti o qualche capo cucito a mano.

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Uit de Kunst

Un altro posto simile, anche se l’ambientazione è totalmente diversa, è il Pleck.  In questa caffetteria con annesso shop, situato in Voldersgracht 17A, avrai anche uno spazio dove leggere e lavorare ed allo stesso tempo magari, degustando una tazza di cioccolata calda, leggere uno dei libri esposti sugli scaffali.

Bene amico viaggiatore, ormai hai girato in lungo ed in largo Delft, esplorandone ogni angolo. La città è piena di posti dove pranzare per cui mi limito a citarne alcuni che potrebbero tornarti utili.

Sempre sull’Oude Delft al numero civico 133, trovi lo Stads-Koffyhuis Kleyweg che sembra faccia i migliori panini d’Olanda… giudica tu! Mentre invece se dovesse mancarti l’aringa, al Visbanken potrai appagare questo desiderio!

Vuoi cenare in un ristorante fuori dai soliti schemi? Vai al Stadsherberg de Mol, vicino al centro storico. Questo monumento del 1563, trasformato in ristorante, gode di una particolare atmosfera con ambientazione medievale. Il personale è vestito con costumi dell’epoca e si mangia con le mani e su tavoli di legno. Mi auguro che tu non sia schizzinoso perché potrebbe capitarti di vedere qualche animale o gallina girarti intorno. Ci sono menu a prezzo fisso.

Non vedi l’ora di partire e ti stai chiedendo come arrivare a Delft?

Delft è facilmente raggiungibile sia da Rotterdam che da L’Aia trovandosi quasi a metà strada tra le due città. Partendo da L’Aia, in treno, impieghi poco meno di un quarto d’ora ed il biglietto costa 2.60€ mentre da Rotterdam, distanza similare, il costo del biglietto è 3.40€ a tratta. Puoi comprare i biglietti alle biglietterie automatiche mentre se parti da Amsterdam, utilizza sempre il treno che impiega circa 40 minuti per un costo di circa 10€, direttamente dall’aeroporto Schiphol o, se sei in centro ad Amsterdam, dalla stazione centrale ed impieghi un po’ meno.

Analogamente se arrivi all’aeroporto di RotterdamThe Hague Airport”, devi raggiungere la stazione centrale (se vuoi risparmiare prendi l’autobus 33 della linea RET). Mentre dall’aeroporto di L’Aia, una volta raggiunto il centro, puoi prendere il tram 1 ed il costo è irrisorio.

Ultima informazione riguarda gli alloggi! Noi abbiamo soggiornato a Rotterdam, avvalendoci del servizio offerto da Airbnb, per cui non posso darti indicazioni specifiche su Delft ma , da una ricerca fatta con Booking, è emerso che le sistemazioni sia presso alberghi che in case private sono abbastanza care. Se vuoi risparmiare, trova un alloggio al L’Aia oppure a Rotterdam (casa o albergo costa mediamente la metà) e raggiungi Delft con i mezzi pubblici considerando che l’ultimo treno per il ritorno è verso l’una di notte quindi potresti tranquillamente trascorrere la serata, goderti il tramonto sui canali, cenare e poi con calma ripartire.

Caro amico viaggiatore, Delft sicuramente sarà una tappa che ti conquisterà, considerala anche nell’ambito di un viaggio in Olanda.

Detto questo, non mi rimane che salutarti invitandoti, come sempre, a seguirmi ed a condividere questo articolo sui tuoi social, offrendomi così anche una mano per far crescere questo sito.

A presto.

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