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Lugano

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Lugano ……addio!!

Ciao caro viaggiatore, ben ritrovato. Oggi per i tuoi viaggichesogni voglio guidarti alla scoperta di Lugano, una città che, per certi versi, è rimasta nell’immaginario collettivo grazie anche ad una canzone.

“Lugano addio” cantava Ivan Graziani circa una quarantina di anni fa ed io con questa musica nella testa mi sono predisposto alla visita di questa città che, simbolicamente, rappresenta la porta d’ingresso in Europa.

Dopo aver visitato Locarno, ancora non mi sembra di essere fuori confine nazionale e continuare a parlare italiano ma questo è il Canton Ticino e qui la lingua ufficiale è l’italiano per cui, al momento, sono estremamente soddisfatto di questa particolarità dato che con l’inglese, purtroppo al momento, non vado molto d’accordo.

Panorama di LuganoLugano si presenta come una ricca signora, bella, elegante ed aristocratica ma un po’ fredda ed altezzosa al primo impatto, superato il quale ti accorgi che ha un calore ed una dolcezza romantica che non ti aspetti.

Naturalmente l’esplorazione non può che iniziare dal lungolago per cui, caro viaggiatore, facciamoci questa passeggiata di circa due chilometri che costeggia la riva dal Parco Ciani, il polmone verde cittadino, al cui interno sorge il museo di storia naturale, fino a Paradiso, località luganese dove è presente la fontana in mezzo al lago. Guardando intorno ciò che vedi è natura allo stato puro ed è forse questa la ricchezza che più impreziosisce Lugano, la natura in tutte le sue forme e colori.

Il Lago Ceresio, altro nome del Lago di Lugano, appare come una distesa di azzurro che luccica al sole e farvi sulle sponde una passeggiata è gradevole, soprattutto nei mesi più caldi dell’anno, e  ti permetterà di ammirare la città da varie panoramiche del lago e delle montagne circostanti.

Dopo aver ammirato e passeggiato per il lungolago, ti consiglio di dirigerti verso il centro storico, suggestivo ed elegante, che rappresenta il reale punto di partenza per qualsiasi visita od esplorazione che dir si voglia. Idealmente il centro storico è rappresentato da Piazza Riforma dove possiamo ammirare l’ottocentesco Palazzo Civico e molti negozi eleganti nonché locali per rilassarsi e gustare un aperitivo o altro da mangiare. Inoltre la piazza è anche la sede di eventi e feste come l’importante Festival Jazz.

Lugano Piazza Riforma

Dalla Piazza si diparte la via dello shopping per eccellenza, Via Nassa, ove, tra porticati eleganti, si susseguono le sfavillanti vetrine dei più noti brand, da Chanel a Louis Vuitton fino al famosissimo brand di orologi Rolex, di cui la Svizzera è la patria, (non vi dico i prezzi esposti nelle vetrine) sicuramente è un bel colpo d’occhio.

Adiacente a Piazza Riforma troviamo Piazza Manzoni che, spesso, ospita le bancarelle tipiche ticinesi soprattutto nei periodi di festa come Natale e Pasqua e, sempre nelle vicinanze, ti consiglio visitare la Cattedrale di San Lorenzo che affaccia su una terrazza sul lago, la Chiesa di San Carlo Borromeo in Via Nassa, la Chiesa di Sant’Antonio in Piazza Dante e per finire la Chiesa di San Rocco nell’omonima piazza che “convive” accanto ad un modernissimo e curioso centro commerciale “Il Quartiere Maghetti” con ingresso a mosaico.

Se poi ami l’arte moderna, da non perdere una visita al Museo d’Arte della Svizzera Italiana che ha un’importante collezione di opere del diciannovesimo e ventesimo secolo con artisti quali Renoir, Edgar Degas, Camille Pissarro solo per citare i più conosciuti impressionisti.

Particolare del Parco Ciani a LuganoSe deciderai di andare nel periodo estivo, come abbiamo fatto noi, il suggerimento è quello di trascorrere qualche ora all’interno del Parco Ciani che, oltre a godere di una splendida vista sul lago, come scritto prima, rappresenta il polmone verde della città con i suoi sessantatremila metri quadri ed è meta per i luganesi in cerca di relax. Oltre a passeggiare tra sentieri, prati, fiori colorati ed alberi secolari potrai visitare anche il già citato Museo di Storia Naturale, il Palazzo dei Congressi, la Biblioteca e l’omonima Villa e, per non farti mancare nulla, in estate potrai, se non sei un po’ schizzinoso, naturalmente, anche fare il bagno nel lago.

Un’altra istituzione secolare, situata in pieno centro in una bellissima posizione con vista lago, è il Casinò che dispone di un ristorante aperto fino a tardi per chi desidera intrattenersi con tanti giochi e servizi.

Immancabile un giro in barca con crociere sul lago fino a circa tre ore dove è possibile anche pranzare e restare affascinati dalla visione della città da “un altro punto di vista”.

Lugano si potrebbe visitare in breve tempo per cui ti consiglio se disponi di un altro giorno, di visitare i suoi dintorni che, a parer mio, meritano comunque una gita. Monte Brè e raggiungibile in breve tempo, basta spostarsi a poca distanza dal centro storico e precisamente a Cassarate, prendere la cosiddetta “Funicolare di Brè” che, alla modica cifra di 25 franchi svizzeri tra andata e ritorno, ti porta fino in cima ad un’altezza di novecento metri. In alternativa si può usare l’automobile oppure andare in bicicletta o a piedi, ma questi ultimi due li suggerisco a chi ha molto tempo a disposizione ed ottime gambe.

Funicolare di Monte Brè

Dalla cima del Monte possiamo godere di una paradisiaca visione panoramica di Lugano dall’alto con la percezione che lago e città si fondino insieme e, sullo sfondo, si possono ammirare il Monte Rosa e le Alpi. Non dimenticare di visitare anche il borgo di Brè, molto caratteristico, con le case e le strade di sasso ed il suo percorso artistico fatto con numerose opere d’arte sparse tra le stradine.

Situato dalla parte opposta della città, nel Quartiere Paradiso, si trova il Monte San Salvatore dove, volendo, è possibile fare un po’ di trekking. Il Monte è alto “appena” 910 metri ed è raggiungibile in un paio d’ore di cammino attraverso sentieri e boschi notevoli. Naturalmente è possibile usare anche qui l’ottocentesca Funicolare che, in occasione del suo 128esimo anniversario, alla modica cifra di 28 franchi svizzeri tra andata e ritorno, ti porta fino in cima. Anche qui come per l’escursione precedente il panorama è mozzafiato.

Potresti dire: “ok ma se non avessi voglia di inerpicarmi su per i monti o, più semplicemente, non avessi voglia di subire un tale esborso?”

I dintorni di Lugano offrono, comunque, valide alternative.

Gandria veduta del PaeseGandria, tra i borghi più belli della Svizzera, è un villaggio di pescatori situato alle pendici del Monte Brè, a circa cinque chilometri da Lugano, con le facciate delle case che si rispecchiano sul lago, strette viuzze, scalinate che rendono questo borgo invariato nel tempo. Una piccola curiosità: fino al 1936, quando venne costruita la strada, il borgo era raggiungibile solo via lago o attraverso scomodi sentieri, pertanto, i residenti dovevano essere autosufficienti.

Visto che sei arrivato fino a Gandria, ti suggerisco un ultimo sforzo, altri cinque chilometri, dieci da Lugano ed arriverai a Valsolda che, seppur in territorio italiano, merita, a mio avviso, una visita. Ti stai chiedendo cosa c’è di tanto speciale in questo sconosciuto paesino?

Valsolda - Piccolo Mondo Antico

Suvvia tutti abbiamo studiato, letto o quantomeno sentito parlare di Antonio Fogazzaro ed è qui che ha ambientato il suo capolavoro “Piccolo mondo antico” ed è qui che, passeggiando tra i vicoli, potrai rivivere l’atmosfera del romanzo, soprattutto, ritrovandoti davanti agli edifici così ben descritti da Fogazzaro: la darsena, la ripida via del Pomodoro, il giardino pensile, la casa rossa della ricevitoria, l’imbarcadero, la casa del marchese Bianchi, l’orto con il pino marittimo che si staglia gigantesco nel cielo. Mentre nel paesaggio verso monte sono incastonate le abitazioni dei personaggi di Piccolo Mondo Antico: la casa del Podestà costruzione del Seicento con portico, Villa Affaitati Salve del funzionario austriaco Pasotti, ricostruzione in scala della Villa Reale di Varsavia sul fiume Vistola, la mulattiera che sale al monte Boglia e alla Colma Regia.

Tornando a Lugano, non lontano dalla città, un’altra escursione che ti suggerisco è quella nel villaggio di Montagnole dove è possibile vedere l’affascinante casa museo di Herman Hesse che qui visse per quarantatré anni.

A soli 14 chilometri da Lugano, eletto nel 2016 il borgo più bello della Svizzera, troverai Morcote. Le stradine, i portici e le facciate decorate dei palazzi d’epoca fanno di Morcote la “perla del Ceresio”. Qui è da visitare il palazzo chiamato Torre del Capitano costruita nel 1249 e la chiesa di Santa Maria del Sasso che si suppone risalga al XIII secolo. Sempre qui il ricco commerciante di tessuti di San Gallo, Hermann Arthur Scherrer, allestì il parco botanico ed artistico aperto al pubblico dal 1965 ed il Castello visitabile su richiesta.

Swissminiatur a MelideLì vicino, a Melide, invece, potrai, invece, visitare Swissminiatur, un bellissimo parco con la Svizzera in miniatura.

Tra le note dolenti riscontrate a Lugano sicuramente vi sono i parcheggi: i pubblici gratuiti sono molto ma molto rari soprattutto in centro e, pertanto, si paga ovunque sabato compreso e sono estremamente cari; la buona notizia è che la domenica sono gratuiti.

Per circolare in Svizzera ti dovrai dotare del bollino autostradale svizzero, la cosiddetta vignetta, che, contrariamente ad altre nazioni qui è valida per un anno e, pertanto, il costo è adeguato. Essa ti permetterà la libera circolazione su tutte le autostrade elvetiche.

Il consiglio è di acquistarla poco prima del confine, in autogrill poiché alla dogana te la venderanno a 40 euro anziché 38,5 euro.

Se pagherai con 50 euro ti daranno di resto 10 franchi svizzeri, del valore di circa 9 euro, quindi alla fine il contrassegno autostradale ti costerebbe ben 41 euro (esperienza personale).

Consiglio di rispettare i limiti di velocità e di rispettare il rosso ai semafori. Nel Canton Ticino, ed in generale in tutta la Svizzera, sono molto attenti e soprattutto severi sul codice stradale ed è facile farsi pizzicare da uno dei tanti Radar (autovelox) o fotocamere ai semafori.

Gli stipendi in Svizzera sono notevoli perchè adeguati al costo “caro” della vita e nella considerazione dei nostri stipendi medi si comprende il divario esistente. Ciò perchè tu sia consapevole e per non spaventarti se ti chiederanno tre euro per un caffè o sedici euro per un piatto di pasta.

Molto probabilmente vi saranno tante cose omesse o dimenticate per cui saranno ben accetti critiche e consigli costruttivi che possano contribuire ad una revisione o integrazione di questo articolo.

Nel salutarti, come sempre, ti invito a leggere le guide che inserirò, ad esprimere commenti  per far crescere questo blog ed a seguirmi su tutti gli altri canali.

Ciao.

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